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Istruzioni coltivazione Patate

NORME COLTURALI PER LE PATATE

 

Come per tutti gli altri ortaggi otterrete un buon raccolto di patate e dei tuberi di qualità se avrete impiegato del buon «seme». In proposito ricordiamo che, come è noto, per moltiplicare le patate non si interrano i semi, ma dei piccoli tuberi, le cosiddette «patate da seme»; e impropriamente si è soliti usare questi termini: «semina delle patate», «seme di patate», «patate da seme», anche se non si tratta proprio di semi ma invece utilizziamo allo scopo i piccoli tuberi. Le patate da seme che avete acquistato provengono da speciali coltivazioni e rappresentano un prodotto di alta qualità, con ottima germinabilità, alto rendimento e certificazione ENSE, che garantisce l’indennità da malattia e virosi. Se il terreno è di buona fertilità e se riserverete alla coltura le poche cure necessarie, avrete un raccolto assolutamente migliore di quello ottenibile interrando dei tuberi non selezionati.

Alcune utili indicazioni

Le «patate da seme» di solito sono dei piccoli tuberi di diametro variante da 35 a 65 cm.; questi tuberi vengono utilizzati interi o, se sono grossi, conviene tagliarli in due o più parti, come precisiamo più avanti.

Dato che mediamente questi tuberi pesano 50 grammi, in un kilogrammo ne sono contenuti circa 20, quantità sufficiente per coltivare circa 4 mq. di terreno (calcolando una media di 5 piante per mq.) Per calcolare la superficie di terreno da destinare alla coltura delle patate è bene tenere presente che, se esso è di buona fertilità, si può contare di raccogliere mediamente 2 kg. di tuberi per mq.

Come preparare il terreno

La patata si può coltivare ovunque, in pianura, fino nelle località costiere in riva al mare, in collina e in montagna; in relazione alle condizioni climatiche varierà unicamente il periodo ottimale per la semina che sarà opportunamente anticipała o ritardata.

La patata cresce in qualsiasi terreno, ma rende meglio in quelli di buona fertilità, piuttosto sciolti o anche sabbiosi, sufficientemente freschi e ben concimati. Ottimi risultati si ottengono coltivando le patate nei vecchi orti purché si usi l'avvertenza di non rinnovare questa coltura per più anni di seguito nello stesso appezzamento.

Il terreno va lavorato per tempo, meglio se già prima dell'inverno, interrando del buon letame in ragione di una forcata per metro quadrato; in sostituzione del letame si può impiegare del concime organico. Per l'interramento dei tuberi si preparano dei solchetti profondi circa 10 cm. e distanti l'uno dall'altro circa 65 cm.; in questi solchetti vanno collocati con cura i singoli tuberi distanti l'uno dall'altro 30 cm., con i germogli rivolti verso l'alto, coprendoli poi con terra. La semina delle patate va eseguita all'inizio della primavera o comunque quando non c'è più il rischio di gelate o di ritorni di freddo; allo scopo si possono interrare sia i tuberi non germogliati, sia quelli “pregermogliati”. In entrambi i casi si ottengono comunque dei buoni risultati. Utilizzando i tuberi «pregermogliati» si può anche ritardare di 15-20 giorni la semina, con i migliori risultati. Se manca molto tempo per la semina i tuberi delle patate vanno conservati anche nei loro sacchetti originari in un locale fresco, ma non al gelo ad una temperatura intorno ai 4-8°.

La rincalzatura

E' buona regola provvedere alla rincalzatura delle piante circa 30-40 giorni dopo l'interramento dei tuberi. Con questa operazione si accumula con la zappa o in altro modo della terra attorno alle piantine in modo da formare dei solchi tra le file. Questa operazione è importante per impedire la crescita delle erbe infestanti e soprattutto per accumulare vicino ai tuberi del terreno soffice nel quale si svilupperanno meglio i nuovi tuberi.

 

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