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CONSIGLI PER L’ORTO

CONSOCIAZIONI COLTURALI

La consociazione degli ortaggi nell'orto variano in base alla tipologia di varietà da coltivare. Alcune potranno aiutarsi fra loro, mentre altre andranno sistemate più lontane in modo da non danneggiarsi.

Con il termine consociazione si intende la coltivazione contemporanea di più specie sullo stesso appezzamento. Si tratta di una pratica che ha lo scopo di sfruttare completamente la fertilità del terreno e soprattutto di sfruttare le interazioni fra le diverse piante per allontanare i parassiti e insetti nocivi.
Per la consociazione si devono scegliere specie i cui apparati radicali e aerei non vadano ad ostacolarsi e con cure colturali analoghe (vedi schema).

L’anno successivo sullo stesso terreno si dovranno seminare poi ortaggi differenti, secondo lo schema della rotazione colturale.

ROTAZIONI COLTURALI

La rotazione è un’antica tecnica colturale che consiste nell’alternare nello stesso pezzo di terreno la coltivazione di ortaggi con diverse esigenze e caratteristiche. Il succedersi di varie specie di ortaggi che hanno esigenze diverse sullo stesso spazio di terreno dell’orto permette un più completo utilizzo delle sostanze fertili del suolo. Al contrario, piantando nello stesso terreno gli stessi ortaggi, anno dopo anno, le piante cresceranno sempre più deboli. Inoltre gli insetti e le malattie tenderanno a svilupparsi con maggiore intensità su di una coltura che resti per molti anni nel medesimo luogo. 

La regola principale è quindi di non far succedere mai le colture a se stesse o con ortaggi che sfruttano lo stesso livello di terreno. Uno dei sistemi di rotazione più indicati per i piccoli orti familiari è quello basato sulle differenti esigenze nutritive dei singoli ortaggi, suddivisi a questo scopo in tre grandi gruppi: Forti, medi e deboli consumatori (vedi schema).

Lo schema illustra un esempio di coltivazione per il primo anno suddivisa in 3 aiuole. Nel ciclo successivo gli ortaggi forti consumatori andranno seminati nella aiuola C, i medi consumatori in grado di sfruttare la fertilità residua andranno seminati nell'aiuola A, mentre nell’aiuola B si semineranno le piante appartenenti al gruppo dei deboli consumatori, rappresentate essenzialmente da leguminose, in grado di fissare l’azoto atmosferico e arricchire nuovamente il terreno di sostanza organica e quindi migliorare il terreno che così potrà ospitare le piante più esigenti e riaprire il ciclo. Gli anni successivi proseguire la rotazione come indicato dalle frecce.

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