Luffa o Loofah la spugna vegetale
LA LUFFA O LOOFAH, UNA SPUGNA VEGETALE NATURALE
Questo frutto è coltivato da tempi molto remoti ed in varie parti del mondo, oggi si utilizza principalmente per ottenere la “spugna vegetale”, che può essere utilizzata per detergere il corpo ma anche per svolgere le pulizie di casa e per lavare i piatti. È totalmente innocua per l’ambiente, ecologica al 100%, a differenza di altre spugne, e si smaltisce nei rifiuti umidi.
La luffa è una curcubitacea (così come: Zucchine, Zucche, Cetrioli, Angurie e Meloni) e la specie più utilizzata è la Luffa cylindrica, che è una grande pianta rampicante erbacea ed annuale.
È molto semplice da coltivare: basta piantare i semi in un terreno ben fertilizzato, dopo averli lasciati in ammollo 24 ore. La temperatura ambientale utile alla germinazione va dai 10 ai 25 gradi centigradi, per la crescita della pianta le temperature ideali sono comprese tra i 15 ed i 35 gradi centigradi.
Annaffiare una volta al giorno et voilà: vedrete uscire in sole 5 settimane delle piantine che in seguito si svilupperanno molto velocemente in veri e propri rampicanti dotati di grandi foglie e fiori dal colore giallo sgargiante. Per ottenere i frutti è necessario che nei dintorni vi siano insetti impollinatori. Di solito le api non tardano ad arrivare data la bellezza dei fiori.
In soli 5 o 6 mesi potrete assistere allo sviluppo del frutto allungato, simile ad un grande cetriolo o zucchina. La polpa del frutto è morbida e commestibile allo stadio giovanile; sono edibili anche le foglie, i boccioli e i fiori maschili. Il frutto maturo diventa poi amaro e non commestibile anche per la lignificazione delle fibre. a maturazione si modifica e diventa all'interno fibrosa e spugnosa con fibre coriacee ed elastiche. Il frutto è pendente e, quando è arrivato a maturazione si apre all'estremità e i semi contenuti all'interno cadono in terra, dando vita a nuove piante.
Quando la buccia diventa marrone, si può lavorare per trasformare il frutto nella famosa spugna vegetale utilizzando la parte interna (lo stroma), ormai ridotto ad un corpo spugnoso di fibre. Per rimuovere i residui di polpa, buccia e semi si lascia macerare in acqua.
Il lattice che si ottiene incidendo o tagliando il fusto, si utilizza a scopi officinali per preparare saponi e cosmetici, mentre a scopi medicinali vengono utilizzati sia le foglie, sia i frutti.
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