Si coltiva come la carota, si semina in primavera e si può raccogliere mano a mano che serve anche dopo le gelate invernali. Consumata dopo le gelate anzi è ancora migliore.
In una lettera dal carcere Antonio Gramsci scrive alla cognata Tania di andare nel negozio dei Fratelli Ingegnoli in piazza del Duomo a Milano a comprare "(...) un bel mazzo di semi: 10 di carote, ma della qualità pastinaca che è un piacevole ricordo della mia prima fanciullezza; a Sassari ne vengono di quelle che pesano mezzo chilo (...)"